destionegiorno
|
Non sono poetessa, ne scrittrice, solamente una donna, che rubando tempo al tempo di una vita reale colma di numeri, obblighi fiscali e doveri morali, si immerge in un' oasi di tranquillità, nella quale esprime quella Paola, che Nessuno conosce e neppure per un attimo, immagina che possa essere Lei, ... (continua)
|
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
paola marchi
Le sue 78 poesie
| Raccolgo cocci di irruenti sensazioni.
Sento le emozioni esplodere
in processi di consapevolezza,
che mi trastullano la mente,
come fossero tempeste di vento.
Odo scucirsi in me il desiderio
di ascoltare te, fragile come un giglio nel
leggi
|
|
|
|
| Sento gocce di rugiada trastullarsi
sulle mie ciglia intimidite
dagli spasmi di un vento,
che mi offende.
Le palpebre cariche di solitudine
sussurrono alle pupille di cercarti ancora
tra le ombre del crepuscolo,
che incombe sulla mia pelle
leggi
|
|
|
|
| Ho sentito il profumo delle tue labbra
anelare il peccato, accanto alle mie.
Sei scappato via!
Ho assaporato il tocco del tuo volto
come un sorso di pioggia,
che mi ubriacava le vene.
Volevo fermare il tempo
ed appenderlo al cielo.
Mi perdevo tra
leggi
|
|
|
|
| Sento un’emozione agitarsi tra le costole.
Il respiro gronda singhiozzi
tra i cunicoli umidi dei miei polmoni.
Perle di sudore incespicano
tra le rughe della fronte.
Il sole maliardo acceca le mie pupille,
confortate dalle flosce ciglia.
Ora il
leggi
|
|
|
|
| Sento il pigolio lento della pioggia, che si affloscia
nello stagno putrefatto di un pozzanghera.
Al di là del vetro tremulo, irrorato di bagnato,
mi avvicino mesta al nudo cospetto di una finestra.
Ascolto me stessa.
Esploro la risorsa di un calore
leggi
|
|
|
|
| Assaporo i pensieri
come fossero nuvole ripiene di lacrime,
affaticata dal peso di una rabbia,
che mi congela il sangue.
Le palpebre sono serrande basculanti,
che segregano nel buio,
le mie pupille di un cristallo rammendato e fiacco.
Mollica di
leggi
|
|
|
|
| Bevo la pioggia del giorno,
accecata dai fulmini.
Mi consegno al brusio di un singhiozzo,
soffocato in gola.
Ho le tasche colme di solitudine
quando un pugno mi getta al suolo.
Sento la zolla dell’inconscio
graffiarmi le costole.
Mi rialzo
leggi
|
|
|
|
| Foglie sciatte, sgualcite,
scheggiate di grandine,
mi guardano.
Le mie pupille incolte di luce,
sono come vetri opachi,
incastrati tra ciglia ghiacciate.
Una tosse furibonda
cerca spazio
nei cunicoli del mio costato.
Vuole emergere dalle
leggi
|
|
|
|
| I crepuscoli appannati dai ricordi,
mi strangolano la gola
con i lacci della solitudine.
La fioca luce di una lampada,
violentata dai graffi
di un sudicio manto di polvere,
infiamma l’angoscia,
avvinghiata ai miei polmoni,
gonfi
leggi
|
|
|
|
| Scorribande di emozioni gocciolanti
in crateri di inquietudini,
si arrampicano sulla ragnatela del mio scheletro,
scricchiolante ad ogni mio passo lento.
Stritolata dalle fauci di una serpe tentatrice,
la ma ragione singhiozza cascate di sensi di
leggi
|
|
|
|
| Le mie ciglia stropicciate di lacrime,
appesantite da una cascata di pianto,
svengono esauste,
sulle me pupille vitree ed inebetite.
La tua storia al mio ascolto profondo,
ha indossato i panni di un guerriero infame,
che con scudo e spada
ha
leggi
|
|
|
|
| Volano i gabbiani sul mio corpo nudo,
accovacciato su di uno scoglio partorito dalle onde.
Schiaffi salmastri si aggrappano alle mie esili gambe
come gli artigli di un polipo
ruggente dagli abissi,
che mi trascina tra le zolle
leggi
|
|
|
|
| Tra scogli inguantati da alghe malsane
ed il turbolento strillare di affamati gabbiani,
ciondolanti tra le furiose pieghe di un inquieto vento,
scavo come un predatore derubato di ragione
nell’umida fossa del mio inconscio e mi sporco.
M’inzuppo le
leggi
|
|
|
|
| Pareti sature di silenzio
schiacciano il ribollire che ho dentro.
Il frastuono del mio inconscio
vuole emergere
per dare verbo alle emozioni imbavagliate
dai costrutti del passato.
Respiro una lacrima
colata in faccia per rabbia.
Voglio essere
leggi
|
|
|
|
| A piedi nudi sui ciottoli taglienti
di un viottolo sconnesso,
strappo dall’inconscio pulsazioni feconde alla mente.
Immobile su gambe flaccide
come mollica di pane bagnata
mi prendo la testa tra le mani e piango.
Sono stornelli ingabbiati
dai
leggi
|
|
|
|
 
 
|
|